La scottatura del prato del giardino, spesso conosciuta come "colpo di caldo", si verifica quando le temperature raggiungono livelli elevati durante le ore più calde della giornata. Quando questo avviene i tessuti dell’erba si surriscaldano e faticano a raffreddarsi, tendendo ad appassire ed a indebolirsi fortemente. L’erba collassa e non riesce più a rimanere turgida e tonica. Talvolta, i tessuti dell'erba letteralmente si “scottano”, con conseguente perdita qualitativa dell’estetica prato.
Il danno è causato dal calore eccessivo del sole, che può compromettere i processi vitali delle cellule delle foglie. Per verificare se esiste un possibile pericolo, è utile osservare la reazione dell'erba al calpestio. Un prato stressato dal caldo tende a non ritornare alla sua forma originale dopo essere stato calpestato; le impronte rimangono visibili e l'erba appare flaccida e incapace di sollevarsi. Un altro utile sistema è utilizzare un termometro per misurare la temperatura dell'aria vicino al suolo e la temperatura dei primi centimetri del terreno. Questo vi permetterà di determinare se le temperature stanno raggiungendo livelli critici. Quando le temperature di giorno, oltrepassano i 30/35 gradi, il prato può raggiungere temperature che superano i 40-45 gradi.
La Bagnatura di Raffrescamento: il Syringing
Se notate i segni dello stress da caldo, è il momento di applicare il "syringing" per rinfrescare l'erba. Questa tecnica prevede l'applicazione di brevi cicli di irrigazione per pochi minuti due-tre volte al giorno, nelle ore più calde, non per annaffiare l’erba, ma solo per raffreddarla, abbassando la sua temperatura superficiale. Il processo consiste nel bagnare leggermente le foglie, permettendo all'acqua di evaporare rapidamente, il che contribuisce a ridurre la temperatura e a prevenire il surriscaldamento. Il "syringing" dovrebbe essere eseguito in momenti specifici della giornata per ottenere i migliori risultati. Idealmente, si dovrebbe iniziare circa un'ora prima che le temperature raggiungano il loro picco e ripetere il processo ogni due ore. Si tratta di eseguire un rinfrescamento, non una irrigazione, quindi bisogna usare poca acqua: una quantità di circa 1-1,5 litri per metro quadrato (5 minuti circa) è sufficiente per creare una leggera nebulizzazione che evaporerà rapidamente, abbassando la temperatura delle foglie. Se si utilizzasse troppa acqua a queste temperature, laddove il terreno non fosse ben drenante, si potrebbe provocare la lessatura delle corone e lo sviluppo funghi come il Pythium.
L’impiego dei pigmenti fotoprotettori
Un'altra strategia per proteggere il prato dal surriscaldamento è il trattamento con i pigmenti fotoprotettivi. Questi coloranti, specifici per prati, offrono protezione riflettendo i raggi ultravioletti e infrarossi, che sono i principali responsabili del surriscaldamento dell'erba. Aiutano così a proteggere il prato, riducendo lo stress termico e migliorando la sua resistenza al caldo intenso. Questo intervento è particolarmente utile per giardini con tappeti erbosi con alte percentuali di Poa annua e agrostide, che tendono a essere più sensibili al calore. Inoltre i pigmenti conferiscono al prato un aspetto sano e verde naturale, esteticamente molto piacevole. Vengono rimossi dal taglio, pertanto vanno trattati ogni 10-15 giorni con dosaggi che variano a seconda del prodotto e delle esigenze del prato. Sono miscibili con tutti i fungicidi ed insetticidi registrati per i tappeti erbosi e ne migliorano le performance.
Consigli Pratici
- Irrigazione regolare ma leggera: Non innaffiare il prato durante le ore calde del giorno per evitare di saturare il terreno, aumentando il rischio di funghi o marciume. Applicate invece il "syringing" ; i cicli brevi di raffrescamento idrico aiutano a mantenere una temperatura adeguata.
- Monitorare la temperatura: Utilizzate un termometro per controllare la temperatura del suolo e dell'aria vicino al prato. Questo vi aiuterà a determinare quando è necessario intervenire per evitare il surriscaldamento.
- Osservare l'erba: Se il prato sembra affaticato, con impronte visibili e erba flaccida, potrebbe essere un segno di stress da caldo.
- Uso di pigmenti: Usate i pigmenti fotoprotettivi seguendo le istruzioni sul dosaggio e sulla frequenza delle applicazioni. Questi pigmenti possono aiutare a proteggere il prato dai raggi UV e infrarossi, riducendo lo stress termico.
- Pianificazione delle applicazioni: Programmate le applicazioni di "syringing" nelle ore calde della giornata per ottenere i migliori risultati ma non automatizzatelo con le centraline. Fatelo solo quando necessario.
Seguendo questi consigli, potrete mantenere il vostro prato sano e vibrante anche nei giorni più caldi dell'estate, prevenendo danni causati dal calore e mantenendo un tappeto erboso di alta qualità.