Il kikuyu nano: una nuova specie di prato per il Sud
Recentemente introdotto in Italia centrale e meridionale dai produttori di prati in rotoli, il kikuyu nano (Pennisetum clandestinum), una cultivar vegetativa autosterile di origine australiana, sta riscuotendo un grande successo nei giardini ornamentali e residenziali grazie alla sua bellezza (finezza, colore e densità) e rusticità. Questa specie rappresenta una valida alternativa a macroterme come la bermuda e il gramignone.
I vantaggi del taglio con il robot del kikuyu nano
Il kikuyu nano, essendo molto vigoroso, richiede tagli bassi e frequenti per ottenere la migliore qualità. Questo lo rende ideale per il taglio con il robot rasaerba. L'altezza di taglio del prato dipende da vari fattori, come il tipo di rasaerba, il periodo dell'anno, la quantità di precipitazioni e l'altezza desiderata. Con il taglio robot a frequenza h24, il kikuyu può essere mantenuto a 15-25 mm, molto più basso rispetto al tosaerba rotativo (30-50 mm). I tagli bassi favoriscono un accrescimento prostrato della pianta, migliorando l'uniformità del tappeto erboso e inducendo la pianta a formare nuovi germogli, aumentando così la densità. Una copertura erbosa più densa non lascia spazio alle infestanti e aiuta a prevenire gli stress estivi. I piccoli tagli prodotti continuamente dal robot provocano micro-ferite che si cicatrizzano velocemente, riducendo lo stress rispetto al taglio tradizionale. Inoltre, il kikuyu nano, possedendo foglie soffici e poco legnose, produce un clipping più facilmente degradabile dai microorganismi rispetto ad altre macroterme come il gramignone e le zoysie matrelle. Come detto, la cultivar di kikuyo nano attualmente sul mercato in Italia è sterile. Altre cultivar, producendo seme, possono invece diffondersi e diventare delle infestanti su prati con altre specie d’erba. Il taglio frequente del robot, non permettendo la maturazione delle inflorescenze, riduce il rischio di contaminazione.
Come rinnovare il prato di kikuyo nano
Nel prato di un giardino con kikuyo nano si consiglia di eseguire una volta all’anno a inizio estate un arieggiamento di superficie (verticutt) per rimuovere fusti, foglie e radici vecchie e sfoltire la parte superiore del prato che tende quando folto a crescere su se stesso, creando cuscinetti soggetti poi allo scalping. L’operazione migliora il colore dell’erba e produce un manto erboso più compatto e denso con una maggiore resistenza alla trazione. Il riporto di un terriccio sabbioso dopo l'arieggiamento superficiale contribuisce a migliorare ulteriormente la qualità del suolo, favorendo l’attività dei microorganismi e aumentando l'assorbimento di acqua e nutrienti.