La bucatura, anche detta carotatura o arieggiamento di profondità ( da non confondersi con il verticut e la scarifica chiamate anche arieggiamento di superficie), viene effettuata principalmente su giardini con prati che crescono su terra naturale, per migliorare il movimento verticale dell'aria e dell'acqua nella zona radicale (O2 in entrata, CO2 in uscita) ed alleviare la compattazione del suolo attraverso la rimozione di parte di esso e un'azione di sollevamento e frattura.
Gli effetti benefici dell'arieggiamento di profondità sulla compattazione del terreno aumentano notevolmente se abbinato a riporti di terriccio sabbioso (topdressing) volti a migliorare la tessitura del terreno e la sua porosità. Altri vantaggi della carotatura sono la migliore performance di sementi, agrofarmaci, agenti umettanti e fertilizzanti, l’aumento della degradazione del feltro e la stimolazione della crescita delle radici dei tappeti erbosi con conseguente loro migliore assorbimento di acqua e nutrienti.
Nei prati che crescono su solette di 5-10 cm. di sabbia, come p.es. molti campi sportivi, oltre ai benefici sopradescritti, l'arieggiamento di profondità riduce la materia organica superficiale in eccesso (feltro me mat) e la diluisce, soprattutto quando viene integrata con terriccio sabbioso (topdressing).
È però importante riconoscere alcuni rischi che possono derivare da bucature sbagliate o troppo aggressive. Un intervento maldestro può causare un danno estetico sostanziale sull’uniformità della superficie erbosa. Inoltre può sradicare molte piantine d’erba, disseccandone le radici. La gravità di questi danni varia a seconda del livello di stress già presente e dello spessore della cotica erbosa.
Come linea guida generale, la bucatura è più efficace quando il tappeto erboso non è sottoposto a stress da caldo o siccità e il terreno non è né eccessivamente umido né eccessivamente secco. Non è raro che i giardini con prati coltivati su terra naturale in primavera ed autunno siano saturi d’acqua. In questi casi, è meglio rimandare l'arieggiamento di profondità a quando il terreno ritorni semi-asciutto.
Le specie microterme in primavera hanno uno sviluppo vigoroso delle radici prima che inizi a crescere la loro parte aerea. La temperatura media ottimale del terreno per il loro sviluppo è compresa tra 10-18° C. Perciò è corretto bucare all'inizio della primavera quando l'erba è in grado di crescere attivamente dopo l’intervento e chiudere i fori, riprendendosi velocemente. Molti giardinieri del Centro-Nord Italia consigliano di carotare a fine marzo o inizio aprile, a seconda delle condizioni locali. La bucatura può essere fatta però anche in autunno ma è sempre preferibile l’arieggiamento primaverile per massimizzare l’ottenimento di un robusto apparato radicale in preparazione di estati sempre più calde e secche. L'arieggiamento di profondità svolge un ruolo importante in questo senso, alleviando la compattazione e consentendo all'ossigeno di entrare nel terreno. Ricordate che le radici dell'erba crescono negli spazi d'aria, non nell'acqua. Il miglioramento della porosità del terreno consente loro di assorbire di più e meglio l'acqua, facilitando in estate il raffreddamento fogliare (evapotraspirazione).
Consiglio pratico: evitate di arieggiare quando le temperature medie del terreno sono superiori ai 26° C, perché a queste temperature le microterme sono già in stress radicale ed hanno una bassa capacità di recupero. Le poe, i loietti e le festuche perdono naturalmente circa il 50% della loro massa radicale durante l'estate e le radici non ricrescono fino all'arrivo del clima autunnale più fresco.
Oltre al tipo di terreno ed al clima, altri fattori che dettano i tempi per fare la bucatura sono la qualità della cotica erbosa e la presenza di semi di erbe infestanti. Come già detto in precedenza, le operazioni di arieggiamento di profondità causano un'alterazione della copertura erbosa del terreno. Se il terreno è ricco di semi di infestanti, pabbio in primis, queste vengono portate fisicamente in superficie e quindi, nascendo, si diffondono nel prato. È quindi meglio evitare l'arieggiamento durante i periodi di massima germinazione delle specie infestanti, oppure utilizzare bucatrici con microfustelle che sebbene meno risolutive, causano un disturbo minimo al prato. In ogni caso se il problema sono le infestanti monocotiledoni annuali ( pabio, setaria, eleusine , giavone, etc.), laddove non fosse necessaria una risemina, potrete sempre applicare prima della carotatura un erbicida di pre-emergenza.