Il prato di gramignone (Stenotaphrum secundatum) è una macroterma da prato molto utilizzata nei giardini delle zone litoranee del Centro-Sud Italia: Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. In America ci sono molti cloni disponibili ma nel nostro Paese si usa quasi esclusivamente la cv. Floratam. Questa varietà produce un tappeto erboso denso di colore verde scuro con foglie relativamente larghe e fusti grossi. Grazie alla sua ineguagliabile rusticità, alla resistenza alla siccità, al caldo, al sale e non ultimo grazie alla sua aggressività, questo clone si è diffuso notevolmente nei ns. giardini del Sud Italia. Se irrigato e tagliato regolarmente, sopravvive alle estati più torride del Mediterraneo, producendo un prato compatto e resistente al calpestio, con una copertura verde un po’grossolana ma comunque di gradevole aspetto, un po’ tropicale
Come Realizzare un Prato con il Gramignone
Il prato di gramignone non si semina ma si installa per via vegetativa (piantine, zolle, stoloni). In Italia viene di solito realizzato con la posa di piantine in vasetto coltivate e fornite da vivaisti professionali. Va piantato durante i periodi di crescita più attiva della pianta , ovvero da metà marzo a fine aprile ad una densità che va tra le 5 e le 10 piantine al mq, in funzione della dimensione dei vasetti. Il prato ci mette circa 5/6 mesi (fine estate-autunno) per diventare folto e calpestabile. Nel caso di impianti in tarda primavera o in estate è consigliabile effettuare la posa del prato in rotoli mentre sono da evitare impianti fatti nei periodi freddi dell’anno e in autunno inoltrato. La crescita del gramignone è prevalentemente prostrata attraverso la produzione di abbondanti stoloni che chiudono velocemente tutte le aree aperte del prato.
Consiglio pratico: Utilizzare rotoli di prato se si pianta in tarda primavera o estate per un risultato più rapido e uniforme.
Il terreno, ideale per il gramignone è sabbioso ; in percentuale di volume il contenuto di sabbia non deve risultare inferiore al 70%, almeno nei primi 10-15 cm di spessore. I peggiori nemici del gramignone sono infatti i ristagni d’acqua. Se si dovesse correggere il terreno, perché troppo argilloso, la sabbia va scelta di granulometria uniforme, con la maggior parte dei granuli di diametro compreso tra 0.25 e 1 mm. Il terreno va diserbato, livellato, fresato e spietrato; è poi necessario distribuire un fertilizzante starter alto in fosforo, con azoto a cessione controllata e potassio da solfato. Inoltre il terreno va ammendato con dei bioattivatori organici.
Consiglio pratico: Assicurarsi di preparare adeguatamente il terreno prima di piantare, per evitare problemi di ristagno d'acqua che possono danneggiare il prato.
Dopo il trapianto è raccomandabile l’applicazione di un diserbante antigerminello a basse dosi per prevenire la competizione con le malerbe. Bisogna mantenere il terreno umido, bagnandolo più volte e brevemente (5-10 minuti) nel corso della giornata fino a quando l'erba non si sia ben radicata. Una volta installato, la frequenza deve essere ridotta a 2-3 volte alla settimana, sempre con un apporto di pochi mm. d’acqua. Il prato, infine, non deve essere concimato fino a 30-60 giorni dall’impianto e il primo taglio dovrebbe avvenire quando l'erba è ben radicata, in genere dopo 2-3 settimane
Consiglio pratico: Monitorare regolarmente l'umidità del terreno nelle prime settimane per garantire un buon radicamento delle piantine.
Come Concimare il Prato di Gramignone
Il gramignone ama nutrirsi poco ma spesso, avendo apparati radicali prevalentemente superficiali. Le concimazioni dovrebbero essere suddivise in 4-5 applicazioni eseguite ogni 45 giorni a partire da inizio-metà aprile ovvero quando il tappeto erboso cresce attivamente. La crescita dell’erba va monitorata e la concimazione va sospesa se il prato produce una dose eccessiva di stoloni. A inizio autunno dopo che la crescita comincia a diminuire non si deve più concimare. È indispensabile l’utilizzo di formulati con azoto a cessione controllata, meglio se dotati di microelementi quali ferro, manganese e magnesio. Si faccia seguire alla distribuzione un'irrigazione di 15 minuti. In estate, per avere il massimo della qualità in termini di colore, sono anche raccomandate applicazioni di concimi fogliari ricchi di questi microelementi. Bisogna fare attenzione però al dosaggio: alte dosi di concime sia granulare che liquido potrebbero ingiallire il prato.
Consiglio pratico: Utilizzare un programma di concimazione con interventi ogni 6-7 settimane, monitorando attentamente le condizioni del prato, evitando interventi inutili e sovradosaggi che potrebbero causare ingiallimenti
1 comment
Good